Sit-in dei lavoratori della Giustizia a Foggia: “Stabilizzazione subito, no alla dispersione di competenze”

Mattinata di protesta a Foggia, dove lunedì 30 giugno, dalle 9.30 alle 11.00, i lavoratori del Ministero della Giustizia si raduneranno in sit-in davanti al Palazzo di Giustizia, nell’ambito di una mobilitazione nazionale che coinvolgerà contemporaneamente tutti i tribunali d’Italia. L’iniziativa, promossa da FP CGIL Foggia e UILPA Foggia, punta a riportare al centro del dibattito pubblico alcune questioni cruciali per il personale giudiziario, a partire dalla stabilizzazione dei precari assunti tramite i concorsi legati al PNRR.

“Senza stabilizzazione si disperdono competenze preziose”

Tra i principali temi sollevati, la mancanza di garanzie per i lavoratori PNRR, selezionati per contribuire alla modernizzazione del sistema giudiziario ma ancora privi di un percorso di stabilizzazione. Una situazione che, secondo i sindacati, mette a rischio l’efficienza e l’innovazione della macchina della giustizia: “Serve una soluzione immediata – sottolineano Elena Monticelli, segretaria provinciale FP CGIL, e Edoardo Filippone, segretario generale UILPA – per evitare che si disperdano competenze essenziali acquisite in questi anni”.

Contratto integrativo, carriere e fondi: le altre rivendicazioni

Accanto alla questione dei precari, il sit-in intende anche chiedere il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo, lo sblocco delle progressioni di carriera e maggiori investimenti per valorizzare le professionalità presenti all’interno dell’amministrazione giudiziaria. “Non è più tollerabile – affermano i sindacati – che un settore così strategico per la tenuta dello Stato venga lasciato in balia di scelte politiche miopi e di risorse insufficienti. Vogliamo una giustizia moderna, efficiente e capace di rispondere ai bisogni dei cittadini”.

Appello alla partecipazione

L’appello alla partecipazione è stato rivolto a tutto il personale del comparto Giustizia, che potrà aderire utilizzando le ore di assemblea sindacale. L’obiettivo è quello di dare un segnale forte al Governo e al Ministero, affinché vengano adottati interventi concreti e urgenti per il rilancio del settore.

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